Inibitori della pompa protonica e rischio di recidiva di infezione da Clostridium difficile
Gli inibitori della pompa protonica sono riduttori dell’acido gastrico ampiamente utilizzati, ma vengono spesso prescritti senza indicazioni chiare e possono aumentare il rischio di infezione da Clostridium difficile.
Uno studio ha avuto come obiettivo quello di determinare se ci fosse associazione tra uso di inibitori della pompa protonica e rischio di recidiva di infezione da Clostridium difficile.
Questo studio di coorte si è basato sulle informazioni contenute nel New England Veterans Healthcare System per il periodo 2003-2008.
Sono stati identificati 1.166 pazienti ricoverati o con visite ambulatoriali, trattati con Metronidazolo o Vancomicina per infezione incidente da Clostridium difficile, dei quali il 45.2% aveva ricevuto inibitori della pompa protonica per via orale entro 14 giorni dalla diagnosi, mentre il 54.8% non ne ha fatto uso.
È stato calcolato l'hazard ratio ( HR ) per l’infezione ricorrente da Clostridium difficile, definita dalla positività a una tossina rilevata dai 15 ai 90 giorni dopo l’infezione incidente da Clostridium difficile.
L’infezione ricorrente da Clostridium difficile è risultata più comune nelle persone esposte a inibitori della pompa protonica rispetto a quelle non-esposte ( 25.2% versus 18.5% ).
Utilizzando metodi proporzionali di Cox per la sopravvivenza, si è determinato che l'hazard ratio aggiustato della recidiva di infezione da Clostridium difficile è risultato maggiore nei soggetti esposti agli inibitori della pompa protonica durante il trattamento ( HR=1.42 ).
I rischi tra i pazienti esposti sono stati più alti tra quelli di età superiore agli 80 anni ( HR=1.86 ) e tra coloro che hanno ricevuto antibiotici non-mirati al Clostridium difficile durante il periodo di follow-up ( HR=1.71 ).
In conclusione, l’uso di inibitori della pompa protonica durante il trattamento dell’infezione incidente da Clostridium difficile è risultato associato a un aumento del rischio di recidiva del 42%.
Tali risultati richiedono ulteriori studi per esaminare questa associazione, e un attento esame delle indicazioni per la prescrizione degli inibitori della pompa protonica nel trattamento delle infezioni da Clostridium difficile. ( Xagena2010 )
Linsky A et al, Arch Intern Med 2010; 170: 772-778
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